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"Le Camere di Commercio sono la moderna versione delle Camere dei Mercanti sorte durante il Medioevo italiano, che tanto hanno contribuito a produrre e applicare regole di buon comportamento negli affari, capaci di diffondere fiducia e di permettere il continuo allargamento delle relazioni economiche fino a comprendere l'intero mondo. Dopo che il sorgere delle nazioni aveva centralizzato la produzione di regole e il sanzionamento dei comportamenti difformi nelle mani dei governi, provocando la decadenza delle Camere dei Mercanti, furono gli stessi Stati nazionali a pensare di rimettere in funzione le Camere, delegando loro alcuni dei poteri che avevano incamerato, soprattutto quelli di aggregazione delle élites economiche a livello locale, di proposta di nuovi provvedimenti legislativi e di promozione del territorio. Fu con le armate napoleoniche che questo rinnovamento delle Camere si diffuse in tutta Europa e non mancò di radicarsi anche a Rovigo. Questo libro racconta come la Camera di Commercio di Rovigo con la sua continuità istituzionale abbia accompagnato e appoggiato attivamente la lunga rincorsa che l'area ha iniziato a partire dalla dissoluzione della Repubblica di Venezia per porre rimedio alla sua condizione di marginalità economica e alla sua scomoda posizione geografica, in mezzo a fiumi minacciosi che più volte l'hanno invasa con grave nocumento per la popolazione e le attività economiche". (Dalla Prefazione di Vera Zamagni)